giovedì 31 ottobre 2024

L'equivoco del sangue. La settima indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana di Giorgio Ballario (Edizioni del Capricorno)

Dicembre 1937. Mentre Asmara si prepara alle imminenti festività di Natale e alla visita del duca d'Aosta, nuovo viceré d'Etiopia, il maggiore Morosini è alle prese con un caso spinoso. La domestica eritrea di una delle famiglie più in vista della città è stata uccisa in strada a coltellate, ma dietro all'omicidio non sembra esserci né una rapina né un tentativo di stupro. Per far luce sul delitto, in compagnia degli immancabili Barbagallo e Tesfaghì, Morosini è costretto a sollevare il velo d'ipocrisia che nasconde i segreti della potente famiglia Bouchard, erede di coloni arrivati in Africa a fine Ottocento e proprietaria di vaste concessioni agricole. Quando muore in modo misterioso anche la capofamiglia Maria Elena, il maggiore sospetta che i decessi siano collegati e facciano parte di un oscuro intreccio di interessi, rancori e rapporti clandestini. Intanto Morosini è sempre più diviso tra l'amore epistolare con la lontana spia tedesca Erika Hagen e l'ardente passione per Lucilla Santacroce, una «donna perduta» che è ben più di un'amica... In un territorio popolato soprattutto da coloni uomini e dove sono all'ordine del giorno le relazioni con donne indigene, nonostante le proibizioni del regime, Morosini scoprirà il peso dei legami di sangue e i drammi personali che si celano dietro queste famiglie non ufficiali.



IL KILLER DELL'ACQUEDOTTO - LA STORIA DI DIOGO ALVES

martedì 29 ottobre 2024

Il teatro dei delitti. Un’indagine di Vitale Federici di Marcello Simoni (Newton Compton Editori)

Vincitore del Premio Bancarella.
Un giallo irrisolvibile.
Un’indagine di Vitale Federici.
Un’intrigante opera lirica, un macabro omicidio e un teatro pieno di segreti. È giunta l’ora di alzare il sipario che nasconde la verità.

«Simoni è la punta di diamante del nostro crime storico.» - Giancarlo De Cataldo, Tuttolibri


Firenze, Carnevale 1794. Nel Teatro della Pergola è in corso il primo atto del dramma in musica "Le feste d'Iside" quando uno strepito riecheggia tra i palchetti degli spettatori. A urlare è stata la contessina Ludovica di Corvino, persuasa di aver visto una donna che veniva decapitata sotto un'arcata del fondale scenico. Il precettore Vitale Federici e il suo giovane discepolo Bernardo della Vipera, intenti a seguire lo spettacolo dalla balconata del granduca di Toscana, saranno chiamati a indagare sul caso. Ma all'interno di un teatro, realtà e finzione sono destinate a intrecciarsi in un gioco di specchi, dando all'acuto Federici l'impressione di essere entrato lui stesso a far parte di un'enigmatica messa in scena.



LE TRE RAGAZZE DI FORT WORTH

sabato 26 ottobre 2024

LA STORIA DI ALESSANDRA ZORZIN

Il rapimento Cristina Mazzotti. Una buca, 5 centimetri d'aria di Emilio Magni (Ugo Mursia Editore)

 Sconvolse l’Italia intera, mezzo secolo fa e ancora risveglia ricordi pieni di dolente commozione, la tragica storia della diciottenne Cristina Mazzotti, rapita il 1° luglio 1975 e uccisa con feroce stupidità dalla ’ndrangheta. Sottoposta a una prigionia crudele, il suo corpo senza vita fu ritrovato in una discarica in un paese della provincia di Novara. Emilio Magni, che ha vissuto in prima persona la terribile vicenda del rapimento di Cristina sia come amico della famiglia Mazzotti sia come cronista, ne rivela, grazie anche a numerose testimonianze inedite, tutti i particolari: emerge così l’immagine intima, e fino a oggi sconosciuta, di Cristina, si ricostruisce in che modo solo in anni recenti siano stati individuati gli autori materiali del rapimento, quelli che poi passarono l’ostaggio alla banda, e che devono ancora essere processati, e, altro giallo, si indaga su che fine abbia fatto il miliardo di lire del riscatto, di cui solo una parte è stata recuperata




giovedì 24 ottobre 2024

Il passato è un morto senza cadavere di Antonio Manzini (Sellerio Editore Palermo)

Novembre, Aosta, il tempo è grigio, piove, il colore del cielo varia dal grigiastro al bianco nebbia. Un ciclista investito sulla strada della Valsavarenche si trasforma per Rocco Schiavone in una indagine difficile: un omicidio senza un movente apparente. Il vicequestore scaverà nel passato della vittima per venirne a capo, mentre le sue relazioni quotidiane sono turbate dai segreti del passato. Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po' di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società». A complicare le cose, c'è il rebus del taccuino trovato nella sua abitazione, una lista di nomi, sigle e numeri indecifrabili. Il quadro è quello di un uomo in fuga. Ma una fuga lunga, senza fine, se non fosse stato per quell'urto in montagna. Per vederci chiaro bisogna indagare nel passato, andando il più a fondo possibile, un passato che fa sprofondare il vicequestore di Aosta negli anni di gioventù di un gruppetto affiatato. Rocco vorrebbe procedere come al solito, pesante come un pugno e sottile come uno stiletto, ma è di sottigliezza che ha soprattutto bisogno, anche perché si fa sempre più drammatico il timore per la scomparsa inspiegabile di una persona, una donna, a cui qualcosa di intenso lo lega.






LA SIGNORA DEL LAGO - IL CASO DI HALLIE ILLINGWORTH

lunedì 21 ottobre 2024

LA FINE MISTERIOSA DI UN REGISTA - IL CASO DI WILLIAM DESMOND TAYLOR

Dal Buio di Paolo Berni

Sono gli anni Novanta. I ragazzi di Petram scorrazzano in bande, minacciano risse, respirano fumo passivo e masticano le nuove Big Babol al gusto uva. Tra di loro c’è Leo, un tredicenne con un carattere di merda e un lutto irrisolto.

Quando Rebecca arriva in paese, irrompe nel bar e fa strage di cuori tra i coetanei, ma lei non ci bada nemmeno, anche se sembra divertirsi a indispettire Leo. Nonostante questo, tra loro c’è un’intesa irrazionale e Leo capisce di provare per lei qualcosa che non aveva mai provato prima.
Bastano delle incomprensioni, però, e Leo cede di nuovo alla rabbia. Sfida apertamente i bulli del bar, fa una serie di pessime scelte e cade in un’imboscata che culmina in una drammatica violenza.

Leo viene ricoverato in ospedale, ma non ha scampo, deve morire. La luce che gli parla, però, gli concede ancora un po' di tempo nel mondo dei vivi, perché la stessa notte in cui è stato segnato il suo destino, Rebecca è scomparsa.
Soltanto Leo, grazie a nuovi talenti paranormali e a un alleato potente quanto improbabile, potrà scoprire cosa è successo veramente quella fatidica notte. Ma per farlo, dovrà emergere dal Buio dell’aldilà e addentrarsi in quello dell’animo dei suoi peggiori nemici, primo tra tutti sé stesso.





domenica 6 ottobre 2024

Risplendo non brucio di Ilaria Tuti (Longanesi)

«Solo ora, così vicina a compiere l'atto ultimo di una tragedia che avrebbe richiesto l'estremo sacrificio, Ada finalmente lo comprendeva. Era il testamento di un uomo che sapeva di dover morire e che le chiedeva di vivere pienamente.»


La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l'attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l'ufficiale delle SS che lo ha prelevato d'imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l'enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama. La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l'ultima. Ma individuare l'assassino è un'impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l'aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche... e un segreto. Da proteggere a tutti i costi. Questa è una storia di resistenza e coraggio, di orrore e saggezza, di fragilità ed eternità. Questa è la storia di un padre e una figlia, divisi dalla Storia e costretti a lottare con tutta l'anima perché la luce possa tornare a splendere...



sabato 5 ottobre 2024

Fiori di Andrea Giannetti (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Camelia, Anemone, Lilium, Peonia, Azalea: cinque fiori come espressione del pudore, dell’omaggio alla memoria e del riscatto. I protagonisti del romanzo Fiori partecipano a un programma terapeutico sperimentale della commissione Pegaso, impegnandosi a elaborare nei successivi trenta mesi una sorta di diario della loro vita quotidiana. Per tutelare la privacy del dolore che li accomuna, ai cinque partecipanti è lasciata la libertà di sostituire, o meno, il nome del proprio figlio deceduto con quello di un fiore. L’unica condizione è che ciascuno di loro includa nel testo una riflessione sul proprio futuro. Le storie s’intrecciano con continui richiami e allusioni.

Ogni personaggio arricchisce la narrazione con dettagli e riflessioni personali, contribuendo a una visione collettiva e, al contempo, individuale dell’esperienza del lutto. Luigi Benotti, dopo anni, riprende la sua attività di liutaio. Molti dei suoi clienti sono ragazzi che arrivano al laboratorio con le loro chitarrine da riparare e le loro inquietudini adolescenziali. Presto, Luigi diventa un mentore per questi giovani. Con un profondo senso di pentimento, Luigi cerca di colmare la distanza che lo separava da suo figlio, imparando a comunicare meglio con i ragazzi della stessa età che aveva Anemone quando è morto.  Una teoria sostiene che alcune antiche popolazioni inviassero i giovani in guerra per liberarsene.

Qualcosa di simile sembra permeare la mente di Marika Persio, a giudicare dalla sua morbosa passione per i diorami militari, che allestisce con tenacia ed emotiva partecipazione: raffigurazioni tridimensionali in miniatura di battaglie storiche. Marika sembra trarre piacere dal controllo spazio-temporale che può esercitare sugli schieramenti contrapposti, formati da soldatini dall’aspetto di giovani guerrieri, decidendo a suo piacimento il momento dello scontro.

Francesca Liverzani continua a evocare il suo mitico viaggio di nozze a Parigi, già raccontato nei minimi dettagli molti anni prima al suo Giglio.

Patrick Holmes, convinto di poter attenuare il terrore per l’oscurità di sua figlia defunta, ottiene il permesso di fare running quotidiano nel cimitero in cui è sepolta la sua Peonia.

Arturo Merzario affoga il proprio dolore nell’alcol e cerca di fuggire il più lontano possibile dai suoi ricordi.

Mentre la personalità di ciascun personaggio si delinea sempre più chiaramente attraverso dettagli e riflessioni, l’esperimento della commissione Pegaso rivela la sua ragion d’essere solo verso il finale, svelando una realtà sconvolgente che cambierà definitivamente la prospettiva e il giudizio del lettore.

“Corro per non pensare a chi sono. Corro per pensare esclusivamente a raggiungere con la mente. Non m’importa che appaia come una stravaganza. È qualcosa di cui non posso fare a meno, per non soccombere all’orrore: non una sensazione puntuale e fugace in me, ma un sottofondo permanente.  Raggiungo con la mente e con lo spirito mia figlia, ferma nel passato e nel mondo ultraterreno in cui si trova.  Finché sarò in grado di correre, le terrò compagnia a modo mio, per mitigare lo smarrimento, il terrore che starà provando da sola, là dove si trova! Finché vivrò, le starò vicino come posso, attraverso altri che si trovano nella sua stessa dimensione, integrandomi empaticamente nell’attivazione narrativa della loro vita passata.

L’azione, infatti, dev’essere mediata. Non potrei mai farlo io direttamente. Nathalie, si spaventerebbe ancora di più!  Dopodiché, quando la raggiungerò perché sarà arrivata la mia ora, il problema non si porrà più. (un estratto dal libro)

ANDREA GIANNETTI – Filologo e scrittore, vive a Roma e insegna Filologia romanza presso l’Università degli Studi Roma Tre. È autore di romanzi, Per farti venire alla finestra, Robin editore, Roma 2012; Phosphorus, Italic, Pequod, Ancona 2019; e di una raccolta di racconti, Miliadusso e altre storie di espiazione, Italic, Pequod, Ancona 2013. Per la rivista “Nuovi argomenti” ha pubblicato i seguenti racconti. A papà glielo dico domani, NA, n. 58, aprile-giugno 2012; Visita ai laghi, NA, n. 72, ottobre-dicembre 2015; Quel che so di lei, NA, n. 62, aprile-giugno 2013. Con Fiori, nel 2023, ha vinto il “Premio Europa in versi e in prosa”, per romanzi inediti. È inoltre autore di volumi e articoli di carattere scientifico; in particolare, di edizioni critiche di testi letterari medievali provenzali e italiani.


giovedì 3 ottobre 2024

Weyward Weyward di Emilia Hart (Fazi)

 Tre donne. Cinque secoli. Un segreto.

Un appassionante romanzo che racconta la storia di tre donne appartenenti a epoche diverse ma legate da un segreto troppo pericoloso per essere rivelato.

«Emilia Hart collega tre storie in modo molto intelligente, in quest’avvincente lettura sulla stregoneria, i legami materni e il potere della natura». - The Times

«Un racconto generazionale di resilienza femminile». - The Guardian

«Nel suo esordio trionfale Hart esplora il desiderio sessuale, la violenza e l’indipendenza nella vita di tre donne inglesi dal diciassettesimo secolo a oggi. La magia messa in atto dalle protagoniste sembra assolutamente reale». - Publishers Weekly

«Weyward di Emilia Hart è la danza selvaggia di tre donne dai capelli scuri e dagli occhi scintillanti, che desiderano vivere alle proprie condizioni, senza sottomettersi alla prepotenza degli uomini.» - Marco Omodei


Kate, 2019
Kate fugge da un marito violento lasciandosi alle spalle la sua vita a Londra e cercando rifugio in campagna, al Weyward Cottage, ereditato dalla prozia. Le mura di quella vecchia casa custodiscono un segreto, nascosto lì dai tempi della caccia alle streghe.
Violet, 1942
L’adolescente Violet è più interessata a collezionare insetti e ad arrampicarsi sugli alberi che a diventare una vera signorina. Finché una catena di eventi sconvolgenti non cambierà per sempre la sua vita.
Altha, 1619
Altha è sotto processo per stregoneria, accusata di aver ucciso un uomo del posto. Conosciuta per la sua misteriosa connessione con la natura e gli animali, è una minaccia che deve essere eliminata.
Ma le donne Weyward appartengono alla natura selvaggia. E non possono essere addomesticate. Intrecciando tre storie attraverso cinque secoli, Weyward è un avvincente romanzo sulla resilienza femminile.